Una livella antichissima: il cimitero “egualitario” di Lothagam

 

 

Di recente in Kenia è stato riportato a luce un cimitero monumentale risalente a circa 5.000 anni fa, le cui caratteristiche fanno pensare ad una società egualitaria priva di una organizzazione gerarchica definita (per ulteriori informazioni si veda:  Scott Bjelland, Massive Lake Turkana burial site hints at social complexity of earliest herders, Turkana Basin Institute, 20 agosto 2018).

La necropoli, localizzata nel sito di Lothagam North Pillar lungo le coste del lago Turkana, è costituita da una grande fossa, di circa 30 metri di diametro, all’interno della quale sono stati tumulate 580 salme. La fossa è stata poi riempita e coperta da uno strato di massi al di sopra del quale sono stati posizionati diversi megaliti, alcuni dei quali trasportati da un’area distante circa un chilometro. Intorno una serie di cerchi disegnati con le pietre ed i cairn, strutture di pietre impilate a secco.

01 Lothagam. La piattaforma contenenete la cavità mortuaria. Immagine tratta dal sito www.independent.co.uk
Figura 1. Lothagam. La piattaforma contenenete la cavità mortuaria. Immagine tratta dal sito www.independent.co.uk.
02 Monili ed orecchini di pietra rinvenuti nel cmitero di Lothagam. Immagine tratta dal sito www.independent.co.uk
Figura 2. Monili ed orecchini di pietra rinvenuti nel cmitero di Lothagam. Immagine tratta dal sito www.independent.co.uk.

Le salme inumate appartengono ad ambedue i sessi e sono di età molto diverse. Tutte sono tumulate nello stesso modo ed hanno ornamenti la cui fattura, piuttosto semplice, non differisce significativamente. Non ci sono tombe di re, sacerdoti, guerrieri. Tutti elementi che fanno pensare che all’interno di quella società non ci fosse una stratificazione sociale organizzata in forma gerarchica. E questo rappresenta un aspetto singolare dal momento che si ritiene comunemente che i cimiteri monumentali ed i siti megalitici, compreso Stonehenge, fossero espressione di società stabili e sedentarie, fortemente strutturate e caratterizzate da  specializzazioni interne. Invece, con tutta probabilità, almeno il sito di Lothagam fu usato da popolazioni nomadi nelle quali la stratificazione sociale era evidentemente poco pronunciata. L’ampiezza del sito megalitico e le modalità di edificazione fanno pensare ad una comunità forte ma solidale e governata in modo condiviso.

Figura 3. Cerchi di Pietra presso il cimitero di Lothagam. Immagine tratta dal sito turkanabasin

Gli inguaribili idealisti, quelli che non temono mai di esagerare, riuscirebbero a vedere nella scoperta di Lothagam addirittura la prima vera inconfutabile dimostrazione che tutti gli uomini nascono eguali (e liberi), il principio giusnaturalistico che ispira molte concezioni filosofiche moderne di tipo egualitario e da cui scaturisce il corollario che solo successivamente, nel corso della storia, la società si corromperebbe e nascerebbe l’ingiustizia. Un principio che, declinato nell’accezione religiosa o in quella laica, è spesso affermato come base del diritto naturale. E dato per acquisito  ma in realtà, come tutti gli assiomi, esso è indimostrato e indimostrabile perché nessuno sa quale sia il vero stato di natura dell’uomo, la sua condizione originaria e primordiale. E la scoperta di Lothagam, per quanto relativa ad

04 Il sito archeologico di Lothagam visto dall'alto- Immagine tratta dal sito turkanabasin.org
Figura 4. Il sito archeologico di Lothagam visto dall’alto- Immagine tratta dal sito turkanabasin.org.

una società antichissima, non può certo modificare lo stato di questa conoscenza che rimane ad un livello imperscrutabile.

Invece, molto più modestamente, si potrebbe concludere che aveva ragione il marchese Antonio de Curtis, pure molto affezionato ai suoi natali nobili, quando in una celebre poesia, “A livella”, affida ad un povero netturbino defunto il giudizio tagliente sulle differenze sociali destinate a svanire con la morte:

 

 

«‘A morte ‘o ssaje ched”e?…è una livella.

‘Nu rre,’nu maggistrato,’nu grand’ommo,
trasenno stu canciello ha fatt’o punto
c’ha perzo tutto,’a vita e pure ‘o nomme:
tu nu t’hè fatto ancora chistu cunto?

Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive:
nuje simmo serie…appartenimmo à morte!»

05 Caricatura di Totò. Immagine tratta dal sito www.settemuse.it.
Figura 5. Caricatura di Totò. Immagine tratta dal sito www.settemuse.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CDL, 12 Ottobre 2018. Pubblicato su Il Sestante il 12 Ottobre 2018

 

 

 

 

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