La Figura 1 riproduce un profilo che può essere interpretato come un coniglio che guarda verso destra o un’anatra rivolta verso sinistra. L’immagine divenne popolare negli anni ’50 del Novecento per il fatto di essere stata oggetto di commento da parte di Ludwig Wittgenstein. In realtà essa era apparsa nel 1892 su una rivista umoristica tedesca pubblicata a Monaco, la Fliegende Blatter. L’immagine, insieme ad altre, era stata poi utilizzata in un esperimento condotto nel 1899 dallo psicologo americano Joseph Jastrow dal quale era emerso in maniera chiara che la percezione non è un fenomeno passivo legata al solo stimolo visivo ma il risultato di una interpretazione attiva da parte dell’individuo. Coerentemente con queste osservazioni, nel 1993 fu dimostrato che nella figura in questione i bambini percepivano in genere un coniglio nel periodo pasquale mentre più spesso interpretavano l’immagine come un’anatra nel mese di ottobre. Una ulteriore conclusione di questi studi fu che le menti più creative riuscissero più rapidamente a passare da una percezione all’altra1.
Da un punto di vista strettamente tecnico, l’immagine dell’anatra-coniglio è una figura ambigua (o reversibile o bistabile) e non una vera e propria illusione ottica. Nelle due classi di fenomeni percettivi entrano in gioco meccanismi diversi: le inferenze inconsce nelle illusioni ottiche, aspettative e conoscenze nell’interpretazione delle figure ambigue2.
Altro genere sono le figure reversibili nelle quali sono rappresentate forme che se capovolte sul piano orizzontale o verticale diventano altro. In genere se ne fa un uso comico e spesso satirico. E’ il caso della caricatura riprodotta nella Figura 2 che ritrae Napoleone III, citato con il soprannome spregiativo di Badinguet, che va alla guerra da soldato e torna da asino3. Il nomignolo gli fu affibbiato dopo il secondo tentativo insurrezionale da lui promosso. In quella occasione, nel 1840, con l’obiettivo di rovesciare Luigi Filippo, era sbarcato a Boulogne-sur-Mer alla testa di una cinquantina di cospiratori. Subito arrestato, era stato tradotto nella fortezza di Ham dove rimase imprigionato per anni, sino a che nel 1846 riuscì a fuggire assumendo l’identità di un operaio soprannominato Badinguet.
CDL, 12 Dicembre 2018. Pubblicato su Il Sestante il 12 Dicembre 2018
1. Per una descrizione sintetica della storia si veda: John F. Kihlstrom. Joseph Jastrow and his duck – or is it a rabbit? Berkeley.edu, 23 Luglio 2018.
2. John F. Kihlstrom, cit.
3. Autore sconosciuto. Badinguet allant en guerre/Badinguet revenant de la guerre. 1872. Collection de caricatures et de charges pour servir à l’histoire de la guerre et de la révolution de 1870-1871 (Vol. 1, p.49). Universitätsbibliothek Heidelberg (da cui sono tratte le immagine utilizzate per comporre la Figura 2).